- Rami e talee necessitano di protezione solare
- Non troppo sole dopo il letargo
- Tieni le piante appena rinvasate al riparo dal sole
Una pianta matura di aloe vera può tollerare il pieno sole anche in piena estate. Per le giovani piante, le aloe appena rinvasate o dopo il letargo, invece, vale quanto segue: metterle prima in un luogo riparato dal sole e abituarsi piano piano al sole e alla luce intensa.

L'aloe vera ama il sole e il calore. Una posizione luminosa è essenziale per la crescita della pianta. È vero che le foglie dell'aloe vera diventano rossastre se esposte a una luce solare forte e permanente. Tuttavia, questo non danneggia la pianta. Quando la potenza del sole si attenua, l'aloe vera riacquista il suo colore verde. Tuttavia, in alcune situazioni è consigliabile proteggere le piante dal troppo sole.
Rami e talee necessitano di protezione solare
Le propaggini mozzate per la propagazione e le talee ottenute dalle foglie vengono lasciate appassire per alcune ore e poi poste in contenitori con terreno sabbioso. Metti i vasi in un luogo luminoso, ma non alla luce diretta del sole.
Non troppo sole dopo il letargo
Dopo l'inverno dovresti abituare lentamente la tua aloe vera al sole e alla luce intensa. È meglio posizionare la pianta in un luogo semiombreggiato per alcuni giorni. Anche le aloe acquistate in estate non vanno messe subito al sole cocente.
Le aloe più vecchie generalmente tollerano più sole rispetto alle piante più giovani. In ogni caso, le piante che stanno all'aperto in piena estate vanno annaffiate vigorosamente. Allo stesso tempo, è necessario garantire che non si verifichino ristagni d'acqua.
Tieni le piante appena rinvasate al riparo dal sole
Rinvaso significa anche stress per la robusta aloe vera. Si consiglia quindi di non esporre immediatamente la pianta appena rinvasata a una forte luce solare, ma di metterla in mezz'ombra per alcuni giorni.
Consigli
In caso di scottature solari, il gel di aloe vera rinfresca la pelle irritata. Il gel di aloe vera sviluppa anche il suo effetto antibatterico come agente cicatrizzante. Nel trattamento di ustioni e punture di insetti, i pezzi di foglia precedentemente congelati hanno un effetto rinfrescante sulla pelle particolarmente piacevole.